L’economia del Regno Unito è rimasta molto indietro rispetto all’UE dalla Brexit
Sei anni da quando il Regno Unito ha votato per lasciare l’UE, l’economia britannica è molto indietro rispetto ai suoi rivali europei.
Il reddito pro capite è cresciuto del 3,8% in termini reali dal secondo trimestre del 2016, quando si è svolta la votazione, rispetto alla crescita dell’8,5% nell’UE, secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
La differenza è diventata più pronunciata da quando il Regno Unito ha formalmente lasciato l’UE nel gennaio 2020, periodo che ha coinciso anche con l’emergere del Covid-19. Sia il Regno Unito che l’UE sono stati colpiti dalla pandemia, ma la ripresa dell’UE è stata più solida. Nell’ultimo trimestre del 2021, il PIL pro capite del Regno Unito è stato dello 0,2% inferiore rispetto a prima della pandemia. L’UE, al contrario, è cresciuta dell’1,5%.
Ieri (22 giugno) un rapporto del think tank Resolution Foundation ha rilevato che la Brexit ha danneggiato la competitività del Regno Unito, riducendo la crescita della produttività ed erodendo la crescita dei salari reali. Jacob Rees-Mogg, il ministro per le opportunità Brexit, ha respinto il rapporto definendolo un “rigurgito di Project Fear” e ha affermato HuffPost che il governo non prevede di effettuare alcuna valutazione economica se la Brexit avrà avuto successo.
[See also: Voters now think Brexit was a mistake, but do they want to reverse it?]
Questo post è stato aggiornato per tenere conto di una successiva revisione delle stime PPP dell’OCSE.
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